Alla scoperta delle Terre del Timorasso

dicembre 08, 2017

Dicembre è arrivato, l'inverno sta per cominciare e la nostra voglia di portarvi contenuti è alta.
Domenica 3 Dicembre 2017 siamo andati a scoprire il territorio collinare dell'alessandrino.
In un'oretta di macchina da Genova siamo giunti a Volpedo (Provincia di Alessandria), destinazione scelta per effettuare il nostro quarto collegamento in diretta con il programma di Licia Colò ("Il mondo insieme" su Tv2000, canale 28 del digitale terrestre).
Il meteo è stato dalla nostra parte, abbiamo potuto contare infatti su un cielo terso e soleggiato per tutta la giornata, anche se le temperature si sono mantenute fredde. 
Quest'area ci ha regalato una campagna ricca di natura e di silenzio, di vigneti e di dolci colline erbose. Vi era anche un po di neve a fare da contorno, precipitata pochi giorni prima.
Locus Amoenus sulle colline di Volpedo


Accompagnati da Matteo ed Eugenio, che ringraziamo per il tempo trascorso insieme, abbiamo potuto osservare e visitare alcuni luoghi di interesse della zona.
Al mattino, una volta lasciate le macchine, abbiamo fatto conoscenza di una azienda agricola locale che produce con trattamenti completamente biologici. Questa peculiarità è un aspetto su cui puntiamo forte noi di TripInYourShoes, convinti che l'ecosostenibilità meriti sempre di essere valorizzata al meglio. 
L'azienda è gestita dalla signora Ester Lenti, che ci ha invitati a vedere i suoi terreni e a cui abbiamo potuto fare alcune domande riguardo la produzione che porta avanti. La coltivazione di cereali porta ad avere grano duro, grano tenero, mais, segale e miglio. Grazie ad un mulino in pietra che abbiamo avuto la possibilità di vedere in azione, la macinazione può avvenire direttamente all'interno dell'azienda. È stato interessante poter assistere al processo attraverso cui si ricava dell'ottima farina.
Nello stabilimento sono presenti diversi animali. Ci sono asini, capre, polli e cavalli.
Come ci ha spiegato la signora Ester, questi esemplari sono utili per avere il concime con cui viene preparato il terreno per le colture. Ci siamo dunque ritrovati in un sito agricolo a conduzione familiare dove tutto viene prodotto all'interno dei propri terreni.

Due asini dall'aria sveglia ci osservano curiosi

Nel proseguo della giornata, ci siamo spostati sulle propaggini collinari sopra a Volpedo per consumare il pranzo. Abbiamo avuto il piacere di mangiare presso L'Osteria Casa Stringa, dove abbiamo assaggiato il Timorasso: vino bianco locale dal gusto piacevole. Questo viene prodotto sui colli Tortonesi ed è davvero un vanto per l'area; la sua produzione è assai limitata ma di qualità.
La particolarità del terreno, oltre a una lunga esposizione al sole dei vigneti, permette la crescita dei grappoli tipici.
Il territorio in cui ci trovavamo era splendido: strade asfaltate tagliavano lunghe distese di campi e prati verdi ai lati. L'aria fresca non era rigata dal vento e l'assenza di nuvole ci ha fatto godere ancora di più della vista intorno.
Una volta concluso il pasto, ci siamo spostati nel pieno centro di Volpedo, per realizzare il collegamento in diretta con "Il mondo insieme" di Licia Colò. In questa puntata abbiamo prima mostrato una riproduzione in formato originale del quadro "Il Quarto Stato" di Giuseppe Pellizza, che si trova nell'omonima piazza. Questa opera d'arte è diventata molto celebre poiché rappresenta una perfetta allegoria dell'ascesa del mondo operaio e delle sue battaglie politico-sociali.
Il pittore, nato e morto a Volpedo, ha iniziato a lavorare a questa tela nel 1898: l'aveva intitolata  allora Il cammino dei lavoratori, titolo mutato poi nel 1901 in Il Quarto Stato.
L'opera, presentata a Torino suscitò varie reazioni critiche, e molti furono sconcertati dalla sua rappresentazione dei lavoratori. Come si legge sul pannello descrittivo inerente al capolavoro, sconcertava soprattutto la rinuncia a gesti o a moti violenti e scomposti e pochi capirono che Pellizza aveva presentato l'avanzare sicuro ed ineluttabile di una nuova forza, di una nuova classe che univa alla perfezione fisica la sicurezza e le certezza che nascevano da una profonda consapevolezza del proprio ruolo storico.


Riproduzione in dimensioni originali de "Il Quarto Stato" di Giuseppe Pellizza da Volpedo



Di seguito abbiamo presentato la Pieve di San Pietro, costruzione romanica datata 965 d.C, quindi un sito dalla storia millenaria. Gli interni ci sono stati brevemente illustrati prima della diretta da un simpatico signore del posto, cordiale e disponibile, come spesso succede con gli abitanti delle cittadine di provincia. Purtroppo parte degli affreschi sono andati perduti, tuttavia lo splendore della volta è ancora apprezzabile, come si può osservare nell'immagine qui sotto.
Con il saluto nostro e di Spina davanti alla chiesa si è concluso l'intervento televisivo, con il sole che cominciava a scendere.
La volta affrescata della Pieve di San Pietro di Volpedo

Su suggerimento di Eugenio, ci siamo a questo punto recati con le macchine sulle alture soprastanti per poter assistere meglio allo spettacolo offerto dal tramonto. Giunti su una strada sterrata di campagna, ci siamo ritrovati immersi nella natura: un vigneto su un lato, un bosco dai toni autunnali sull'altro.  C'è da dire che ci è andata davvero di  lusso con le condizioni meteorologiche: la linea dell'orizzonte è rimasta immacolata, senza accenni di maltempo fino al calare completo della luce.
Tra i filari di vite in cui si produce quel Timorasso tanto piacevole che abbiamo sorseggiato, c'è stata la possibilità di mettere in volo il drone per realizzare qualche ripresa aerea dello scenario, così suggestivo. Uno scenario un pò da poeti se vogliamo, carico di ispirazione e di sospiri trascinati dalla  flebile brezza.
Il terreno umido e fangoso, dovuto alla neve sciolta dei giorni precedenti, si attaccava insistentemente alle scarpe, quasi che volesse tenerci radicati a sè. Non abbiamo potuto fare altro che guardare estasiati e immortalare il momento. Speriamo che le foto possano rendere giustizia alla bellezza cui ci trovavamo davanti.
Dettaglio dei filari di vite


Ora del vespro, ora di luci e ombre
Quiete serale sopra a Volpedo


Calato il sipario su  questo teatro a cielo aperto, abbiamo voltato le spalle a un paesaggio per molti tratti incontaminato. Volpedo e il territorio circostante ci lasciano la consapevolezza di aver visto uno scrigno nascosto, meritevole di maggiore visibilità per la pace e le vedute che si possono trovare.
La giornata si è così conclusa.
Tempo di tornare alla base, tempo di progettare nuove rotte.

Alla prossima

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